INTERIORA
Daniele pezzana
- ad libitum
strade che volontariamente procedono anche dove nessuno le cammina
aspettano orme di piedi impresse nel fango asciugato dal sole
esistono e guidano coi bordi e l’orizzonte, non camminarle non le cancellerà, e farlo non le renderà migliori
ma migliore solo l’esploratore
#pias #versinelvuoto
- quello che resta…
Quello che resta, parole non capite e spiegazioni non espresse, ma si puó amare chi parla un’altra lingua?
Non è forse Amore il valore universale? Non esistono amanti, non esiste un sentimento che si puó condividere fra tanti, è una freccia scoccata al buio che una volta che ha colpito non puó essere riutilizzata.
Eppure, io, straniero che non parlo come voi, e per questo mi avvicendo da solo col tempo che mi resta.
#pias #versinelvuoto
- come
come una stanza vuota, che conta le ore di sole nel bosco, puó dirsi delusa?
anche tra tramonto e alba quando nessuno la vede
ma esiste?
fotografie G.Guidi
- riconosci
sono io, quello capace di non farti sentire una strana creatura
quello capace di accarezzare il viso e i meandri del cuore
quello capace di vietarsi la felicità
quello capace dell’oblio della coltre di grandine
#pias #versinelvuoto
- Ardesia
le promesse di ardesia franano come tetti antichi sotto al peso della bianca superficie.
il loro stesso peso fa fallire il loro equilibrio
travi troppo sottili flettono, piangono e si spezzano soffrendo l’inverno e scoprendo la vulnerabilità della Casa.
dentro il fuoco muore e un gelo pungente trafigge gli inquilini.
#pias #versinelvuoto
- Cavalo morto
A Cavalo Morto i folli hanno ali di mosca e ripongono nella loro scatola i cerini bruciati come se fossero parole sfiorate dallo splendore di un altro mondo. Un altro mondo è il fondo di un bicchiere, un posto in cui il retto ha la forma di ferro di cavallo e c'è una sola strada rivestita di tela di gabardina.
Lêdo Ivo
- dal libro dei fantasmi
”….Non ho intenzione di lesionarti
Anzi!”
- …
arriva a fiotti caldi e intensi, cola, e poi si incrosta li, indelebile.
- Al sole
solo la roccia non teme il sole
spavalda e arida appesantisce tutto spogliandosi della natura che la ricopre
spavalda ed indipendente dalla vita.
#pias #versinelvuoto
- Arido
”Dove finisce la sabbia veramente si rilassa
Dove finiscono i pensieri e inizia il maestrale
Dove ricovero le mie mie paure
Quando mi spaventa l’essere arido”#pias #versinelvuoto
- Ombre
”Antichi ricordi sul suolo della memoria, un passato sommerso
Vestita in un’ombra solo uno sguardo trapela
Enigmatica scintilla tra sinapsi assopite ti dipingeE l’unico velo che può nasconderti il viso è quella striscia di ombra del tuo cappuccio mentre il sole di lato tramonta imbrunendo di porpora il crinale.
#pias #versinelvuoto
- La donna pesce
”Quello che solo oceani di parole casuali saprebbero accennare
Confini oltre l’orizzonte
Suoni a notte fonda, come fari dirigono il sogno dell’immateriale perfezione dei sensi
Fatta di sole vibrazioni, quelle stesse che delineano l’universo stesso.”#pias #versinelvuoto
- Isteresi
Il dolore dell’amore non consumato è l’isteresi del cuore che cede il passo all’involucro di corpo inerme e vuoto di emozioni
#pias #versinelvuoto
- echi
“Con la botta di prima giuro che mi sento male”
“Mi sento male non sto scherzando”
“Sto male.”
“Io mi sento male”
Una cascata di echi, il suono delle quattro lettere che scaturiscono solo dalla mia fantasia, più nero del noir.
Il romanzo che scrivo ha personaggi intricati, e delicati, ci sono forti, ci sono deboli, ci sono sinceri, ci sono i supereroi, ci sono fate e folletti. L’unico bugiardo è l’autore, ma puó perchè nessuno ferma la penna essendo tutto nella sua fantasia.
- alla fine
alla fine solo una lunga ombra, una sola, che pensa agli errori di una vita e ai bivi inequivocabilmente presi dalla parte sbagliata.
voleva solo essere rossa di calore e non nera di vuoto, ne era colma, e nell’intrecciarsi con la fiamma madre della terra, quella che solo le fate dei boschi portano, era la vita enorme, che lascia un cratere.
l’ombra cercava solo di scambiare promesse strozzate da una bocca tappata.
- cola tiepido
poi c’è quel momento in cui devi scegliere ancora, se essere “invadente” e allontanato da dove vivi, o se tacere e dire che va tutto bene.
torna sempre il sorriso del pagliaccio dipinto sul volto.
avrei potuto evitare di levare il trucco dopo che la Maiella fu uno stato mentale, rifarlo è sempre pessimo.
nosense
- La musica e la poesia
con la musica non penso sia stato un fallimento vero e proprio, non un bussiness, e questo è un bene, ma se i versi calzano perfetti allora il connubio tra lirica, armonia e poesia sono eterni, mai come la forza di piccoli Mozart, ma con la crudeltà di Kinnell
veste un vestito sottile e si spoglia per farsi toccare
si mette a gridare per dire poi tace per farsi capire - solido
Del muro e degli errori magistrali.
- batti batti le manine
Batti batti le manine che adesso arriva papà…ma non arriva…vorrei solo qualche parola, qualche parola.
- parole nel vuoto
Lenire il dolore non è come lavarsi il viso al mattino. - mai immobile
In ogni caso l’irrispettosità del tutto che danza intorno e se ne fotte del male che fa calpestare ferite aperte.
- concrete
Le ferite sul cuore di cemento.
E la singolarità del nome anglosassone, concrete, per descrivere un materiale scelto per la costruzione della civiltà attuale.
- nel giardino
‘ nel mio giardino io sono la terra
nel mio giardino io sono li a terra ‘
indistintamente senza filo che lega mani con mani continueró a concimare quel suolo.
- è il tempo.
Quando vorresti avere i colori e la vita di una farfalla, ma ti ritrovi a essere una “sirfide” con la diarrea
- paladini
E singolare quanto i paladini dell’integrazione riescano a creare poi gli ambienti più esclusivi?
- Anice Spezzato
L’odore dell’anice spezzato in una notte di cuore stellato
Murata viva nella malta infelice si nasconde segreta un’anima bastarda.
Ci sono meccanismi e schemi, a volte per perseguire gli schemi più comuni non si usano i meccanismi più comuni, ne i meccanismi comuni è detto perseguano traiettorie verso cose consuete.
Cercare di capire senza essere è veramente complesso, e fa restare un vuoto incolmabile.
- Colibrí
Portami Colibrì dove si balla nel fango
Dove si ballano melodie infantili ed emozioni ancestrali.
- torna sempre il gatto
Claustrofobico benessere, come guardare dentro una unità abitativa giapponese, e vedere un vecchio riproduttore a nastro Sony, e la musica che suona è ancora la stessa, il ritornello incalzante del gatto:
’…in quello che non c’è dimmi cosa cazzo vedi
in quello che non c’è dimmi in cosa cazzo credi
spiegami com’è che si cade sempre in piedi
se potessi sarei un gatto…’
’
- S.I.C.
Sotto il segno del cuore malato
non è più in grado di aspirare l’amore
impossibilitato a pompare la gioia verso l’anima
a volte non esistono cure ma solo trapianti
- fra un milione nitidamente
’ DICEVA IL FANTASMA PENSANDO AI CASTELLI.
PENSAVA E SOGNAVA IL TEMPO CHE FU E TUTTE LE COSE CHE NON CI SON PIÙ. ‘
i fantasmi.
quanto è difficile farli restare spettri impalpabili, accettare il rifiuto, non evocarli ancora, e ancora, un milione di volte ancora, solo per sentirne l’odore un’altra volta.
- dove guardi
come sempre Yin Yang
dove guardi
in alto blu cielo negli occhi
e sotto ai piedi una scia di dolore
- Le leggi
“La vita e la morte sono contenute nello stesso seme, e nel mezzo sta solo il tempo, cioè nulla di essenziale ma solo una misura che finisce col colmarsi.
….perchè la natura è bella anche quando non la comprendiamo e quando ci appare non-ordinata”A. Schonberg - Manuale di Armonia
- Malato nell’anima
Con un sorriso come graffettato
ghigno a bocca larga
sanguino senza ostacoli
sogghigno senza motivo
freddo, disattivato
flussi d’angoscia
nervi elettrici
ignaro vengo spinto intorno
trattato, osservato
io stesso non vedo nulla
Nattramn - HAL
https://www.humanianimaliliberati.com
- non esiste Amanda Hamilton
Mai sottovalutare
Il cuore,
Capace di cose
Che la mente non immagina.
Il cuore detta legge oltre a sentire.
Come altro spieghi altrimenti
La via che ho preso io, La via che hai preso tu Il lungo tragitto per questo passo?
- se.
”se tia appoggi a qualcuno, ti ritrovi sempre per terra.”
- GK
E finita e va detto, è un sollievo:
Alla fine non provavo che pena
Per quel grande bisogno di altra vita.
... Addio.
Galway Kinnel
- Chase
Lei gli sorrise.
Poi pensò: Come tutto quanto, nell'universo, cadiamo verso ciò che ha massa maggiore.
D.O. ‘La ragazza della palude’
- e fuori.
Lo vedi quanto cazzo è buio, ora che fuori, il sole primaverile incendia l’aria.
- Li
Portami li, dove i baci hanno il sapore di salmastro e il fragore della tempesta, li dove tutto finisce. - Basta crederci
Posso pure convincermi che la Luna sia solo un semicerchio
Che sia un lumicino di bambú simile a un’ostia spezzata
Ma il cuore non puó accettare che sia solo mezza per quanto sacra
Se ogni cosa è un ciclo anche l’altra metà apparirà in una comunione di terre e anime.
- La palude silenziosa
…la sua poesia preferita:
«Oh, quando vedrò il lago ombroso, / e la candida canoa della mia amata?». - l’hai visto anche tu?
Hai mai visto sparire il cielo?
Un enorme nulla sopra la testa, solo il niente che occupa lo spazio del cielo trascinato via dalla rabbia cieca e furibonda.
Nessuno puó essere felice senza cielo.
Senza sonno, senza cibo e il sorriso stava in quella nuvola che sembrava una chioma di capelli rivoltosi.
- Ho chiesto alla luna
ho chiesto alla luna di portarti i miei 4 fiori, sono timidi ma profumano tanto
distacco, isolamento, cecità, asfissia
- Temporotto
Quanto ancora può essere così silente il vento?
Quanto freddo bisogna sentire?
Come se fosse un istante in cui il tempo è immobile, una profonda buca senza nemmeno lo spazio per le braccia, ma di vetro, e tutto intorno si muove e li dentro come i pesci rossi ad aspettare l’asfissia.Sentire il bello e non averlo mai fra le dita.
- Natale
Senza dubbio il mese piú difficile dell’anno, un susseguirsi di orizzonti compromessi e problemi attuali, senza dubbio c’è del buono, ma le speranze restano da parte per un po’.
Il natale resta una celebrazione festosa, con la gioia per chi merita la gioia, io sento il solstizio e un baratro che solo il gelo dell’inverno puó riempire.
Spero nelle migliori cose per le anime ingenue e fanciullesche che tutto hanno ancora da dipingere sulla tela della vita.
Resto immobile, come paralizzato ad aspettare il ghiaccio.
- Floreali
Da quando scopri l’odore dei fiori, non importa quanto in mare aperto devi affrontare le burrasche e le onde peggiori, ambirai solamente a tornare in quel pendio montano fiorito per te.
- δοκέω
Io vacuo
e ti intravedo in un abbaglio di sole.
- Primordiali
Qualche volta si provano sentimenti ed emozioni acerbi come le mele prima del sole che le arrossa, poi istintivamente ci si sente fuoriluogo guardandosi addosso gli anni accumulati. Eppure è palpabile, la frenesia e la bellezza dei vent’anni stanno li, anche se tutto intorno non è allineato con questa epoca.
Si puó solo smettere di pensarci e godersi a occhi chiusi la sensazione.
- E€O
Sei l’enigma e anche l’oracolo
Ancestrale e predittiva
Sibilla e amletica
Come il buio nella luce della luna
Dove stanno le risposte scritte dentro alle domande non scontate - l’odore dei posti
Sento ancora l’odore della spensieratezza, un caldo afoso, misto alla melma di acquitrino.
L’odore della benzina e dell’olio dei motori, i pavimenti sconnessi e quella lunga scalinata di pietra.
Alfa che mi ospita, mi tratta come fossi figlio suo, anche se da anni i suoi non sono più giovani come me.
Quell’odore è ovunque, a volte puro, a volte rafforzato dall’odore degli zampironi, il telefono Duplex, uno scorpione sul pavimento della stanza e il linoleum, la stanza dove nonno appendeva i salami appena fatti, gli asciugamani che odoravano di sudore di operaio e che venivano cambiati continuamente.
La baracca sul canale, il bambù per le canne da pesca, un cane con delle grosse zecche e le oche.
Sono solo un piccolo frammento, ma ricordo tutto, appena sceso dall’autobus già c’era quell’odore, e rivedere mette tanta nostalgia.
Vorrei essere li ancora, di nuovo, ma non si puó, aspettatemi anche voi zia e nonno, non poso stare ancora molto senza essere di nuovo li, ma in una dimensione sovrapposta. - Gocce di vuoto
Quando a essere depersonalizzata, umiliata,, svuotata, prosciugata, esaurita e sfinita è l’illusione della bellezza, la trance che dipinge il paradiso personale, beh, allora il corpo non serve più a nulla.
- Quasi come i fiori
Quasi come fiori, nasciamo curiosi cresciamo in un batter di ciglia
e poi appassiamo, verso una secchezza esistenziale che ci porterà via.
ma “quasi” come i fiori, perchè possiamo scegliere di lasciarci sradicare dal vento in ogni momento della nostra maturazione.
- al vento
pallido come i petali di ortensia quando sfioriscono, la bellezza tutta intorno che non entra, che non puó entrare. Il difetto della paura che sovrasta tutto e un silenzio di ghiaccio che pare essere l’unica cura a tutto.
- Homeless
È stretto, semplicemente stretto, vivere quattro mura che non ci viene spontaneo chiamare “casa”.
- Sorrisi dipinti
Quelle cose che ti fanno sentire bene, il pensiero, la creazione, l’analisi personale delle cose e la loro esternazione.
Poi ogni istante dedicato a questa meraviglia viene rubato, dapprima cerchi di fare le cose senza che sia “il momento giusto” pur di non abbandonare piccoli lidi sereni, poi ti compatisci perchè stai mettendo accanimento terapeutico nel cercare di far sopravvivere nel modo scorretto quelle cose ve rendono la vita degna di essere vissuta.
Poi ti disegni un sorriso degno di un pagliaccio malinconico e guardi l’orologio.
#90secondstomidnight
- Ere nuove
È passata un’era, eri li a padroneggiare la prima rivoluzione delle macchine, e tu decidevi cosa dovevano fare per te come schiavi instancabili; è naturale che tu sia finito con l’era, e ora le macchine decidono da sole.
Mi manchi.
Mi manchi assorto “come se nulla fosse” in qualche intrigo logico, per sfregarti poi gli occhi sotto agli occhiali.
Mi manchi.
Vorrei essere li con te, in quel posto senza tempo, a recuperare quello che ci siamo persi.
Aspettami, arrivo.
- Non spariranno i fiori
Quando avrà l’aspetto di un fiore, odorerà come un fiore, sarà setoso e delicato al tatto e renderà piacevole una semplice passeggiata.
Quando saremo convinti che sia un fiore, ma sarà solo una nostra sensazione, beh, io non voglio essere presente.
- Ombre
PUBBLICATO ILFEBBRAIO 28, 2024
OmbraE l’unico velo che può nasconderti il viso è quella striscia di ombra del tuo cappuccio mentre il sole di lato tramonta imbrunendo di porpora il crinale.
libera scintilla fra sinapsi assopite riaffiorano mezzi volti di sorriso.
- Fior di Conio
PUBBLICATO ILFEBBRAIO 27, 2024
Fior di conioper te ucciderei
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ucciderei te per
Due facce inseparabili della stessa medaglia che rendono la non indipendenza il suicidio più assistito che ci sia.
- La fragilità e la responsabilità
PUBBLICATO ILFEBBRAIO 21, 2024
la fragilità e la responsabilitàQuando trovi a terra un biglietto con un pensiero come questo, davanti a un consultorio familiare, inevitabilmente ti immagini cosa possa averlo fatto scrivere, ma tralasciando le catastrofi emotive e umane celate dietro alla parola “mostri”, la prima riflessione è che l’unica salvezza è l’assoluta indipendenza, perchè a quell’appiglio si sono date le chances di sferrare l’attacco peggiore.
La fiducia è sopravvalutata, e la cosa migliore che una donna puó dirti è “a me non servi”
- Il Tipo
PUBBLICATO ILFEBBRAIO 8, 2024
Il TipoÈ chiaro che esistono persone che fanno scelte sbagliate, non quelle che per caso o per eventi devono prendere una decisione con costrizione e poi questa si rivela sbagliata, persone che comunque vada, con libertà di scelta e incondizionatamente prendono una decisione, e poi si rivela quella scorretta; penso di essere di questo secondo tipo, e non vedo alcuna soluzione, quindi continuando ad annaspare negli errori di una vita, di tutti quei bivi percorsi dalla parte sbcorretta, almeno mi beo di valere più da morto che da vivo.
- Gioia Naturale
PUBBLICATO ILGENNAIO 4, 2024
Gioia Naturale
La curiosità di sapere, come i cerchi delle fate, si disegna sulla carta di NamibiaTroppo difficile da scrivere in formule astratte
Nel limbo a spirale di boccolo
quando porti la gioia e subitoTi celebra
Un arcobleno lunare.
- Il Bandolo e la Matassa
PUBBLICATO ILGENNAIO 3, 2024
Il bandolo e la matassaUna intricata rete di nodi e crespo che c’è dentro, da sbrogliare, da aprire, da districare, a volte inevitabilmente tocca tagliare qualcosa per procedere ma si cerca di evitarlo per non interrompere la perfezione di quel filo.
- Nessun Rumore
PUBBLICATO ILGENNAIO 2, 2024
Nessun rumoreQuei posti dove non c’è fastidio alcuno da sovrastare per potersi ascoltare.
- il V Lustro
PUBBLICATO ILGENNAIO 1, 2024
Il V lustroAll’alba del V lustro, dopo una immersione totale, una infiltrazione viscerale, una sotto-trasformazione in fango palustre; ora è il momento di tornare granito, abbandonare un impero fatiscente di falsi dei e lussurie a poco prezzo, per tornare a essere la pietra della Scienza nella mano sinistra del sapiente.
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PUBBLICATO ILGENNAIO 1, 2024
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Ricomincia il ciclo, finito un arco sulle lancette, strappata l’ultima pagina di un calendario e iniziata la nuova.Tutto consueto e rituale, impeccabile, immobile, eppure la tristezza corre come una forsennata per non restare indietro.